Con quest'immagine voglio parlare un po' di quella rabbia, di quella voglia di ribellarsi ad alcune situazioni che siamo costretti o che siamo stati costretti a vivere/subire nella nostra vita.
A volte con il desiderio di fuggire a determinate situazioni o stati d'animo, cerchiamo con tutte le nostre forze di allontanarcene, di dimenticarle e invece non facciamo altro che scavare una trincea sempre più profonda, dalla quale è sempre più difficile fuggire e in cui la loro influenza su di noi diventa sempre più forte e oscura. Invece, forse una strada potrebbe essere l'accettare che sono successe, succedono e succederanno ed è giusto cercare, quando è possibile, di evitare che esse avvengano, ma, quando queste oramai sono successe allora si deve cercare di analizzarle, di sviscerarle, affrontarle e così forse una volta per tutte si riuscirà a superarle, loro esisteranno sempre nei nostri ricordi, ma non avranno più potere su di noi, saranno dei ricordi che non ci feriranno più!
Quindi, forse, mentre le affronteremo, la forza esplosiva e distruttiva che applicavamo prima e che non faceva altro che consumarci, si trasformerà in una pacifica e fruttuosa situazione di introspezione e meditazione
e, sempre forse (anche se ne sono convinto), finalmente si potrà guardare oltre, ri-iniziare a vivere e smettere di essere gli spettri di noi stessi !
Questo è un'augurio per tutti quelli che hanno situazioni in sospeso e un piccolo monito per quelli che non ne hanno.
P.S. per chi mi conosce: voglio precisare che queste righe non centrano nulla con quello che è successo alla mia macchina.
Non mi permetterei mai di fare un pensiero così profondo per un volgare "bene materiale".
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